Missili contro

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La fanteria russa ha l’inerzia dalla propria e sta vincendo sia il confronto economico con l’Occidente allargato che il confronto di attrito con la linea kievana sul campo di battaglia [1], pertanto, a metà novembre, l’amministrazione Biden ha alzato l’asticella ancora una volta, ha oltrepassato l’ennesima linea rossa, e ha concesso ai kievani l’uso dei missili ATACMS { [2][3] … } per colpire direttamente il territorio russo non solo nelle cinque oblast’ tornate alla madrepatria dopo il 2014 { [4][5] … [6] … }, ma anche nelle altre regioni che compongono l’assetto della Federazione Russa accettato dalla fantomatica ”comunità internazionale” [7]:

”Biden ha autorizzato l’Ucraina a usare i missili ATACMS in territorio russo

Gli Stati Uniti li avevano inviati all’inizio dell’anno, ma avevano imposto molte restrizioni al loro utilizzo”.

Nonostante sia stata dispacciata la limitazione d’uso nell’oblast’ di Kursk ( Курская область ) in cui la soldataglia kievana ha messo piede qualche mese fa { [8] … [9] }, 48 ore dopo è stata colpita l’oblast’ di Briansk ( Брянская область )[10]:

”Missili statunitensi ATACMS lanciati sulla regione russa di Bryansk

Secondo quanto reso noto dal ministero della Difesa russo, nella notte tra il 18 e il 19 novembre le forze armate ucraine avrebbero lanciato un attacco con 6 missili balistici di fabbricazione americana ATACMS nella regione di Bryansk.

Il ministero riferisce che l’attacco è avvenuto alle 03:25 (locali) riferendo che una volta localizzati i missili statunitensi “gli equipaggi da combattimento dei sistemi di difesa aerea S-400 e Pantsir hanno colpito cinque missili che sono stati abbattuti, mentre uno è stato danneggiato”.

I frammenti del missile “sono caduti sul territorio tecnico di una struttura militare nella regione di Bryansk, provocando un incendio che è stato prontamente spento. Non ci sono state vittime né danni”, ha fatto sapere Mosca [ … ].”

E altro.
Non ci possiamo aspettare altro dai soliti pagliacci occidentali, senz’onore la cui parola vale meno della carta igienica sporca di merda.

La Federazione Russa ha risposto con l’uso di un nuovo missile ipersonico sul territorio dell’Operazione speciale [11]:

”Ucraina. La Russia spara il nuovo missile ipersonico Oreshnik

Com’era prevedibile, la decisione dell’amministrazione Usa di Joe Biden di alzare l’asticella della guerra fornendo all’Ucraina i missili Atacms per colpire il territorio russo sta comportando la risposta simmetrica della Russia.
La forza aerea ucraina ha infatti riportato che tra i missili impiegati dalla Russia oggi contro Dnipropetrovsk ci sarebbe stato anche un missile intercontinentale RS-26 Rubesh. In realtà lo stesso presidente russo Vladimir Putin ha spiegato che a colpire una fabbrica militare è stato il nuovo vettore intermedio Oreshnik, in grado di volare a Mach 10, cioè 12.500 km all’ora, dati che lo rendono al di fuori della portata degli Atacms e soprattutto non intercettabile [ … ].”

Altro dettaglio [12]:

”[ … ] Mosca ha attaccato il territorio ucraino con una salva di missili diretti contro l’area industriale di Dnipro impiegando 7 missili da crociera KH-101, un ipersonico Kh-47M2 Kinzhal e un missile balistico a medio raggio (IRBM) inizialmente identificato dagli ucraini come un missile balistico intercontinentale (ICBM) RS-26 Rubez.”

2.1

L’Oreshnik ( Орешник; trad. : albero di nocciole ) entra nel gruppo delle armi ipersoniche nell’arsenale russo [13]:

● Avangard ( Авангард; nome in codice NATO : SS-X-32Zh Scalpel B )[14];
● Kinzhal ( Кинжал; AS-24 Killjoy )[15];
● Zircon ( Циркон; SS-N-33 )[16].

Le capitali, le basi militari, e i territori dell’Europa Occidentale in genere possono essere colpiti con pochi minuti di volo.
Merita una menzione anche il missile da crociera :

● Kh-101 ( Х-101; AS-23a Kodiak )[17].

Tutti questi missili possono essere armati con testate convenzionali oppure atomiche.

2.2

Nell’incontro tra Vladimir Putin ( Владимир Владимирович Путин ) e Alexander Lukashenko ( Александр Григорьевич Лукашенко ) è stato firmato un trattato di più stretta cooperazione militare tra Mosca e Minsk che prevede la dislocazione degli Oreshnik sul territorio bielorusso, nella seconda metà del 2025, previo avvio ed incremento della produzione in serie di tali missili [18].

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